A chi non è mai capitato di…
“mi metto a dieta da domani”
“inizio palestra da Lunedì”
“la prossima settimana inizio a studiare per gli esami”
Per non parlare di cambiamenti più “radicali” nella propria vita.
Spesso i fattori che portano a procrastinare, dunque a “rimandare”, possono essere ricercati in questi pochi punti:
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Desiderare di ottenere un risultato, ma non riuscire a visualizzare e programmare le tappe realistiche intermedie per raggiungerlo;
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Temere di entrare in contatto coi propri limiti, senza focalizzare l’attenzione sulle proprie potenzialità;
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Pretendere di raggiungere un risultato in modo perfetto, quando tutte le variabili sono allineate e a causa di questo non iniziare mai;
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Prefissarsi un percorso insostenibile, vissuto anticipatamente come troppo sacrificante;
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Non trovare la spinta a causa del fatto che non si riescono a definire motivazioni forti e radicate;
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Non riuscire a differenziare le variabili passibili di modifica e quelle al di fuori dal nostro controllo, concentrandosi e deprimendosi sulla pretesa di cambiare le seconde;
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Focalizzarsi sulle minuzie senza prendere in considerazione l’insieme;
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Non percepire il tempo che passa. Concentrarsi sul “qui e ora” e sull’equilibrio (seppur negativo) che rassicura, senza percepire lo scorrere del tempo arrivando così impreparati al momento per cui volevamo essere “pronti”;
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Convincersi di non essere in grado a causa del “timore” della novità.